Commissione d’Inchiesta ONU: La repressione continua in Iran

La Commissione d’Inchiesta indipendente delle Nazioni Unite ha denunciato che la dittatura religiosa in Iran continua la repressione sistematica contro gli oppositori. Il rapporto, pubblicato dal Consiglio per i Diritti Umani, evidenzia che, a due anni e mezzo dall’inizio delle proteste del 2022, le violazioni dei diritti umani sono in aumento, con nuove politiche restrittive volte a limitare le libertà individuali.

Repressione degli oppositori e delle attiviste per i diritti umani
Il regime ha intensificato le misure contro le donne, gli attivisti e i giornalisti, imponendo pesanti condanne e, in alcuni casi, la pena di morte. Gli arresti e le pressioni psicologiche contro gli attivisti sindacali e gli studenti sono aumentati.

Ondata di esecuzioni politiche
Negli ultimi due anni, dieci prigionieri politici sono stati giustiziati, mentre altri quattordici, tra cui tre donne, rischiano l’esecuzione. Il rapporto denuncia l’uso diffuso di torture per estorcere confessioni forzate e i processi iniqui all’interno del sistema giudiziario iraniano.

Torture e repressione delle famiglie
Le forze di sicurezza utilizzano torture, minacce e molestie per costringere le famiglie delle vittime a rimanere in silenzio. Sono segnalati arresti notturni, minacce di violenze sessuali e licenziamenti mirati per reprimere il dissenso.

Controllo digitale e repressione oltre i confini
Il regime ha intensificato la sorveglianza digitale e la censura, colpendo anche oppositori all’estero con minacce, rapimenti e persino omicidi in paesi come Turchia, Francia e Germania.

Violazioni dei diritti delle donne
L’attuazione del piano “Noor” ha portato a un aumento degli arresti e delle violenze contro le donne contrarie all’obbligo del velo. Tecnologie di riconoscimento facciale vengono utilizzate per monitorare l’abbigliamento femminile negli spazi pubblici.

Crimini contro l’umanità e mancata collaborazione del regime
La commissione afferma che le esecuzioni di massa e le torture potrebbero configurarsi come crimini contro l’umanità. Il governo iraniano non ha collaborato con le organizzazioni internazionali e ha impedito l’accesso agli osservatori ONU. Sono stati raccolti oltre 38.000 documenti e 285 testimonianze a conferma delle violazioni.

Appello alla comunità internazionale
Il rapporto sarà presentato al Consiglio per i Diritti Umani a Ginevra e potrebbe portare a nuove sanzioni contro i responsabili della repressione. Gli esperti sottolineano che solo una forte pressione internazionale potrà fermare la violenta repressione in Iran.

About the Author

You may also like these