Le donne dell’Iran continuano a lottare per l’uguaglianza

Negli ultimi quarant’anni, il popolo iraniano ha vissuto sotto un’estrema repressione che la maggior parte delle persone in paesi liberi e democratici non può neanche concepire.

Le donne in Iran sono state particolarmente colpite dal regime e la loro sistematica oppressione ha colpito la società nel suo complesso.

Nel 1962, Khomeini scrisse allo Scià “gli interessi dello stato sono meglio serviti preservando gli insegnamenti religiosi dell’Islam e la calma del cuore”, suggerendogli che il diritto di voto alle donn non sarebbe dovuto essere permesso.

Nel 1979, quasi immediatamente dopo la rivoluzione di febbraio, Khomeini abolì la legge sulla protezione della famiglia – la legge che conferiva alle donne diritti familiari. Molto presto, i servizi sociali per le donne furono cancellati e alle giudici donne fu impedito di lavorare.

Nel corso degli anni, il regime ha introdotto il velo obbligatorio esponendo le donne malvelate ad ogni genere di attacchi in pubblico. nel 2014 si sono verificati numerosi attacchi di acido e accoltellamenti di donne. Peggio ancora, questi attacchi sono stati effettuati da bande sostenute dal governo.

Da quando è entrato in carica l’attuale presidente Hassan Rouhani, si ritiene che almeno 87 donne siano state giustiziate. Semplicemente per aver lottato per ottenere il loro diritto alla libertà di espressione. Molte di queste donne erano anziane madri e nonne, alcune erano incinte e altre erano solo adolescenti.

Nonostante i tentativi del regime di mettere a tacere le donne, le donne iraniane hanno reso molto chiaro che continueranno a far sentire la loro voce nonostante le conseguenze. La società iraniana nel suo complesso beneficia dell’input delle donne iraniane forti e determinate.

Il Comitato delle donne, le donne e gli uomini nelle strade dell’Iran, stanno combattendo contro la violenza nei confronti delle donne, contro i matrimoni forzati di ragazze giovani e per la protezione delle donne.

Sotto il dominio del regime clericale in Iran, la violenza contro le donne e altre forme di misoginia è ancora sistematica in molti luoghi e per lo più giustificata.

Per il resto del mondo, il regime iraniano finge di essere impegnato nei diritti delle donne, ma questo non potrebbe essere più lontano dalla verità. In realtà, la misoginia è dilagante, le donne sono considerate proprietà del loro parente maschio più vicino (che sia padre, fratello o marito) e non hanno diritti legali.

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